Domenica prossima il Movimento No Tav ha organizzato un’importante manifestazione il cui obiettivo dichiarato è quello di tagliare le reti abusive del finto cantiere di Chiomonte, e noi amministratori di Buongiorno Condove dopo aver dato il nostro contributo alla sua realizzazione, saremo in prima fila per il taglio delle reti e dei reticolati. Perché ci saremo?
E’ necessario premettere che, nonostante si tenti di asserire il contrario, azioni come il taglio delle reti rientrano pienamente nel filone della lotta pacifica e nonviolenta, ancora di più se si considera che tale azione sarà esercitata su un “qualcosa” di assolutamente illegale, come ampiamente dimostrato dallo specifico esposto inoltrato alla Magistratura e come si desume dalle affermazioni fatte dal Sindaco di Chiomonte. Proprio perché in quanto amministratori e quindi rappresentanti (eletti) delle Istituzioni riteniamo di dover dare un segnale che il nostro ruolo non deve essere quello di avallare la più totale illegalità e il taglio indiscriminato di servizi essenziali quali scuola, sanità e pensioni pur di realizzare opere inutili che arricchiscono solo la casta politica, ma quello di esser sempre dalla parte della legalità e dei cittadini. Ci spieghiamo meglio. Un amministratore ha la possibilità ed il dovere di agire, oltre che con le modalità che sono comuni a tutti i cittadini, soprattutto con gli strumenti Istituzionali che il suo ruolo gli consente, e così noi abbiamo fatto con mozioni, delibere, esposti e tutto quanto il nostro ruolo istituzionale ci ha permesso. Ma se dopo delibere votate all’unanimità non su temi di principio ma su aspetti concreti e misurabili come chiedere all’ ”Osservatorio Virano” di fare chiarezza sugli “ affitti” pagati da LTF a Consepi, sulle scelta delle ditte e le modalità di affidamento dei lavori per le recinzioni, dopo denunce all’Ufficio Antifrode Europeo sugli stessi temi, dopo esposti alla Magistratura sulla totale abusività delle recinzioni del finto cantiere di Chiomonte, proprio le Istituzioni a cui ci siamo rivolti non ci hanno mai degnati di una chiara risposta mostrando quindi loro stesse scarso rispetto del loro ruolo, per difendere la nostra Valle ed il suo futuro (ma crediamo anche per impedire il depauperamento delle risorse dello Stato) siamo costretti a ricorrere a forme di intervento più determinate. Un amministratore e quindi rappresentante delle istituzioni non può accettare consapevolmente che le recinzioni del finto cantiere di Chiomonte non rispettino minimamente quanto previsto dalla legge e dal regolamento edilizio perché così facendo avalla, in un modo che solo erroneamente può apparire marginale, quel sistema opaco che ha portato al discredito delle Istituzioni e che sta portando il nostro paese al collasso, come ci si sarebbe comportati se al posto di LTF ci fosse stato un cittadino comune? Un amministratore e quindi rappresentante delle Istituzioni con senso dello Stato e del valore dei beni comuni non può avallare la realizzazione di un’opera, come ormai dimostrato del tutto ingiustificata e per il cui finanziamento lo Stato stesso taglia servizi essenziali che sono la base di uno stato civile. Un amministratore e quindi rappresentante delle Istituzioni non può accettare che lo Stato riduca drasticamente i trasferimenti ai Comuni rendendo di fatto quasi impossibile esercitare le loro prerogative e dall’altro conceda alle banche private (che proprio per la loro politica speculativa sono la causa della crisi che tutti stiamo patendo) prestiti a fondo perduto che in realtà paghiamo tutti noi e poi, beffa delle beffe, quelle stesse banche salvate dallo Stato saranno quelle che dovrebbero finanziare il TAV e che per il rimborso dei i loro prestiti costringeranno lo Stato ad ulteriori tagli a scuola, sanità, pensioni, assistenza e ricerca proseguendo nella spirale che porterà al collasso.
Per tutto quanto sopra evidenziato e per molto altro, noi ( e speriamo molti altri amministratori non solo Valsusini) domenica prossima saremo in prima fila, per tagliare le recinzioni ed i reticolati che, oltre ad essere uno spettacolo indegno sono soprattutto abusive e gettano discredito sulle Istituzioni di cui noi stessi facciamo parte.
Gruppo Consiliare Buongiorno Condove
Alberto Veggio, Marinella Cuatto, Valerio Bertolo