Questa di oggi, martedì 2 agosto, è stata una mattinata di sorprese. Aprendo il quotidiano La Stampa si può leggere ” Tav, riapre la strada delle vigne. Smantellato il primo check point delle forze dell’ordine: filari e cantina sociale da oggi sono di nuovo raggiungibili”. Recandosi sul posto però la situazione appare del tutto invariata: i soliti agenti delle FO sopra la centrale e al di lè del cancello di accesso a via Avanà, ovviamonte chiuso. Scoop mancato…ci spiace per i giornalisti che credono di poter lavorare senza muoversi dalla loro sedia e davanti al computer.
Sul lato di Giaglione invece qualcosa è cambiato. Sulla strada che conduce al presidio Clarea, all’incirca all’altezza del sottopasso autostradale, si incontrano due nuovi new jersey, disposti ad imbuto e che permettono il passaggio di sole persone e per di più una alla volta. Alla baita altre sorprese: ciò che i ragazzi del campeggio avevano costruito ieri è stato distrutto, la roulotte dei 5 Stelle è stata definitivamente devastata, rimane la carcassa bollata da calci e colpi ovunque, dentro e fuori, la veranda è sparita e non c’è più un pezzo delle finestre integro. La casetta sull’albero è nuovamente senza corda, l’acqua non scende pù per colpa di un tubo che è stato tagliato. Stranamente la baita-presidio sembra intatta. Intanto presso la recinzione del non-canti gli operai, guardati a vista dai carabinieri, stanno sbancando con la ruspa e preparando un piccolo allargamento sui terreni sottostanti.
Poco fà una sorpresa diversa, l’ITALCOGE è fallita!