Con questa mia azione chiedevo di allentare la repressione da parte degli organi dello Stato nei confronti di noi cittadini che stiamo combattendo una sacrosanta battaglia contro la lobby del tondino e del cemento. Dicevo di voler usare la mia malattia come arma contro l’indifferenza e la malinformazione che i mezzi di comunicazione continuano a diffondere e di voler dare un pizzico di coraggio in più a tutte le genti che si oppongono a quest’opera.
Che cosa è successo in solo dieci giorni? Sicuramente quest’azione non ha diminuito la repressione nei nostri confronti ma ha contribuito a dare un peso nel messaggio che noi siamo determinati e pronti a tutto.
Per quello che riguarda la diffusione ci sono stati in vari siti e su Facebook discussioni sull’azione che però hanno portato sull’argomento TAV persone al di fuori del movimento.
Ultimo ma non ultimo (anzi!), sono sicuro, e questa sicurezza me la danno le mail che ho ricevuto e le persone che mi sono venute a trovare, che quest’azione ha diffuso un pizzico di coraggio in più.
Mi voglio rivolgere a quelle persone che hanno visto in questa mia azione uno sfregio alla vita. La vita che mi è stata data è per me sacra e non ho nessuna intenzione di buttarla via, visto che è dal 1984 che combatto contro una grave malattia. Ma la vita va anche vissuta appieno.
Vorrei spendere qui anche due parole sulla condizione di sieropositività all’HIV. Si parla di HIV dal 1984, sono ben 27 anni, e mi rendo conto che esiste ancora molta ignoranza in merito. Quindi capisco che chi di voi non sapeva della mia condizione di sieropositivo ne sia rimasto incredulo. Vi prego: qualsiasi dubbio che voi possiate avere sulle modalità di contagio e qualsiasi cosa vi passi per la testa che riguarda l’HIV, parliamone insieme.
Un abbraccio ribelle, Fabrizio
Ottavo giorno di sciopero della fame e sospensione dei farmaci. I miei dati clinici vanno sempre bene: pressione 116-68, pulsazioni 66, temperatura 36,3 e peso 62,8. Anche questa mattina sono andato al lago a fare la mia solita camminata. Al contrario di ieri notte stanotte ho riposato relativamente bene, però oggi mi sento un po’ debole e francamente quest’inattività comincia a pesare.
Un abbraccio ribelle a tutti ciao Fabrizio
Settimo giorno di sciopero della fame e sospensione dei farmaci. I miei dati clinici: pressione 120-65, pulsazioni 54, temperatura 36 e peso 63,3. Sto perdendo quasi un chilo al giorno, continuo sempre a farmi un giro al lago la mattina. La notte scorsa l’ho passata insonne (ma non per la fame) e al contrario di quel che ci si può aspettare oggi ero pieno di vitalità (strani effetti del digiuno!). So che per me l’insonnia non è un fatto normale, non è un dato preoccupante ma è una cosa che mi sta facendo riflettere sul continuare fino a giovedì. Vedremo come va stanotte.
Un abbraccio ribelle a tutti Fabrizio
Sesto giorno di sciopero della fame e sospensione dei farmaci. I miei dati clinici vanno sempre bene: pressione 120-63, pulsazioni 56, temperatura 35,7 e peso 64,1.
Come sto? Per essere al sesto giorno tengo duro. Passo parecchio tempo a letto ma faccio sempre la mia lunga passeggiata mattutina con il mio cane Schoon e la mia amica Cristina. Ho appreso da mail (e ho visto anche le foto) che sono stati colti in castagna gli sbirri mentre rubavano dai nostri boschi le nostre castagne e sono stati cacciati. Devono sapere che questo è solo l’inizio!
Un abbraccio ribelle a tutti, Fabrizio
Oggi quinto giorno di sciopero della fame e sospensione dei farmaci. Grazie a tutti per i tantissimi messaggi di amore e di solidarietà che ricevo. Vorrei solo ribadire il concetto che io non sono nè un martire nè voglio sentirmi protagonista ma che questa è semplicemente una delle tante azioni messe in campo in questa lotta e solo di questo voglio fregiarmi. Io sto bene e i miei valori sono: pressione 123-64, pulsazioni 64, temperatura 36,1 e peso 64,6 kg. Passo molto tempo a letto perchè mi stanco facilmente. Mi duole un po’ il ginocchio e mi è scesa un po’ la voce, è certo che questo ventas di valle non aiuta.
Un abbraccio ribelle a tutti, Fabrizio
Oggi quarto giorno di digiuno. Mi è passata la nausea, ho un leggero mal di testa credo dovuto al vento che qui ad Avigliana fischia forte. Ho fatto il solito giro al lago piccolo che oggi ha delle bellissime onde che ricordano vagamente (ma molto vagamente) il mare. Sto bene, sono solo un po’ stanco. La mia pressione è 117-65, le pulsazioni 56, temperatura 36,1 e peso 65,1 kg.
Un abbraccio a tutti Fabrizio
GIOVEDI’ 6 OTTOBRE
Oggi terzo giorno di digiuno. Mi ha fatto molto piacere partecipare a Radio NO Tav e spiegare ancora una volta i motivi di questa mia scelta ma mi ha fatto ancora più piacere sentire la calorosa partecipazione degli amici della radio. Io sto bene, a parte un po’ di nausea (sarò incinto?). La mia pressione è 111-60, le pulsazioni 57, la temperatura (esterna) 35,7°C e peso 66,1 kg.
Un abbraccio a tutti Fabrizio
MERCOLEDI’ 5 OTTOBRE
Oggi secondo giorno di sciopero della fame e sospensione dei farmaci. Sto benissimo, la mia pressione è 108 – 67, le pulsazioni sono 50 e la temperatura 36,2 e peso 67,9 Kg. Questa mattina ho fatto un giro al lago e ho incontrato un nostro amico che stava lavorando e mi ha incoraggiato in questa mia scelta (ragionata e consapevole) e questo mi ha reso felice.
Vi ringrazio di essermi vicino ma vi prego di non scrivere in anticipo i miei necrologi, siate positivi come me (beh, virus a parte…) ! Con questo gesto non voglio che si diffonda preoccupazione ma, come ho già scritto, un pizzico di coraggio in più a tutti noi. Sempre ben felice se tutti voi mi mandate anche solo un pensiero positivo ancora più felice se passate a trovarmi a casa.
Un abbraccio ribelle, Fabrizio
“SIEROPOSITIVO E NO TAV :<< SOSPENDO LE CURE PER DIFENDERE LA VALLE>>.
da “L’unità” di lunedì 10 ottobre 2011 di Salvatore Maria Righi.
Fabrizio ha 46 anni e probabilmente un destino montanaro. Nato e cresciuto in Abruzo e poi in Val di Susa, nel 1985. “Non c’è poi molta differenza,sono sempre montagne” scherza, ora che è diventato quasi piemontese e che come tanti altri da quelle parti ha fatto diventare la lotta al Tav la propria vita. Fabrizio, che di cognome fa Berardinelli e che ama quella terra perchè ci ha fatto un pò di tutto, il contadino, l’allevatore di mucche, il maniscalco e il bibliotecario: per questo, spiega, Susa è diventata la “sua” valle. Per questo, racconta, ha deciso di mettersi in gioco nella lotta alla grande opera :” Vorrei far coraggio a tutti quelli che come me lottano contro l’alta velocità”. Fabrizio ha scelto di rischiare per attirare l’attenzione sulla “militarizzazione” della valle: un rischio calcolato, va bene, ma sempre un rischio. Perchè Fabrizio è ammalato, sieropositivo dal1984 e in cura dal 1998. I farmaci e le terapie di ultima generazione gli permettono come a tanti altri, una vita normale e relativamente serena. ” Ho deciso di rischiare sulla mia pelle per questo dannato problema della Val di Susa che ci impedisce di vivere liberamente” racconta in un video nel quale lui, con una felpa grigia a righe, parla del virus, delle medicine, della Tav e di quella valle dove è diventato sempre più difficile vivere. Da martedì scorso, Fabrizio berardinelli, ha cominciato uno sciopero della fame, nella sua casi di Avigliana, e contemporaneamente ha smesso di prendere le medicine. ” Si tratta di inibitori della proteasi, la proteina di cui si nutre il virus. Significa che le mie difese immunitarie potrebbero scendere e insieme schizzare in alto la carica virale”. Quel virus che gli si è infilato dentro tanti anni fa e che fino adesso è rimasto latente, cioè assopito, potrebbe insomma svegliarsi. Fabrizio Berardinelli sta praticando la sua protesta in ambiente protetto, col supporto di persone competenti, e finora ha subito solo un dimagrimento dovuto al digiuno. Se non ci saranno complicazioni e il suo organismo non darà segnali preoccupanti, dovrebbe proseguire nella sua battaglia almeno fino a giovedì prossimo. “Anche se in modo controllato non significa che non rischio, so benissimo che su questa strada basterebbe per esempio un’infezione opportunistica come un raffreddore per mettermi nei guai seri”. Lo ha voluto fare lo stesso, però, perchè a nome di tutti ripete che la valle è ormai occupata militarmente e non si riesce più a vivere serenamente. ” Hanno messo i check point di controllo perfino per chi fa la vendemmia, per andare a lavorare tra le vigne bisogna mostrare la propria carta d’ identità. Pensare che proprio la regione ha dato contributi per la coltivazione del vino Avanà, e adesso quelle viti dovranno essere spazzate via per far posto al cantiere Tav. Moltgi vengono fermati quotidianamente ai posti di blocco, per non parlare delle perquisizioni che fanno nelle loro case e per non parlare di quelli che vengono fermati e gli viene chiesto di togliersi gli abiti, per vedere se hanno tatuaggi”.
IL SUO COMUNICATO:
Mi chiamo Fabrizio Berardinelli e abito in via Salvo D’Acquisto 1/C ad Avigliana. Dal 1984 sono sieropositivo, che significa che ho contratto il virus dell’HIV. Nel 1997 ho cominciato a fare le terapie a base di inibitori della proteasi ed antiretrovirali, i farmaci cosiddetti salvavita. Sono un attivista non violento del movimento NOTAV. Oggi ho deciso di usare l’arma della malattia come una spada per trafiggere l’indifferenza e la malinformazione che i mezzi di comunicazione continuano a diffondere. Ho deciso di fare uno sciopero della fame con sospensione dei farmaci salvavita per un periodo che va dai sette ai dieci giorni a partire da martedì 4 Ottobre. So benissimo a che cosa vado incontro, rischio che la carica virale si alzi e i miei linfociti T4 e T8 si abbassino con conseguenze gravi per la mia salute.
Con questo gesto vorrei infondere un pizzico di coraggio in più a tutte le genti della Valsusa e Valsangone. Inoltre chiedo agli organo preposti, Prefettura e Procura, di allentare la repressione nei confonti di cittadini che combattono una sacrosanta battaglia contro la speculazione del tondino e del cemento. Mi auguro che il processo a carico di Elena e Marianna si svolga al più presto e che ritornino libere.
Un abbraccio Fabrizio
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Un abbraccio ribelle a tutti a presto rivederci alla Maddalena, Fabrizio
MARTEDi’ 11 OTTOBRE
Decimo ed ultimo giorno di sciopero della fame e sospensione dei farmaci. Condizioni cliniche sempre buone: pressione 111-64, pulsazioni 55, temperatura 35,5 e peso 61,5.
Oggi preso dalla bellissima giornata di sole sono andato a fare un giro al lago, senza cellulare per stare tranquillo, e mi sono completamente dimenticato che avevo la diretta su Radio No Tav, chiedo scusa a tutti voi della redazione!
Questo sciopero della fame per mia fortuna è stato accompagnato ogni giorno da un bellissimo sole e questo mi ha reso più sereno.
Un abbraccio ribelle a tutti ci vediamo alla Maddalena, Fabrizio