L’irrompere della crisi ha squarciato il velo della normalità con cui la maggioranza del paese percepiva se stessa e le proprie condizioni di vita. Gli ultimi due anni in particolare hanno visto precipitare la legittimità residua di un sistema e della sua classe dirigente. La crisi della rappresentanza ha scavato in profondità, incrinando non solo la classe politica ma anche l’infrastruttura che ne articola il consenso nel sociale: il sistema del media mainstream. Il governo mediale delle contraddizioni perde colpi, sempre meno capace di assicurare la governabilità della società attrraverso la formazione di un’opinione pubblica standardizzata e pacificata.
Il costituirsi di una sfera pubblica che non si forma più sui canali mediatici tradizionali e l’affermazione repentina del Movimento 5 Stelle (come momento di cattura e rappresentazione di questa composizione) sono segni evidenti di un processo in atto che, seppur di minoranza, riguarda un numero comunque ampio di uomini e di donne, potenzialmente in grado di incidere e contribuire, sul medio-lungo periodo, a processi di trasformazione dell’esistente.
Qui il ruolo degli organi di comunicazione indipendenti, alternativi, antagonisti ha possibilità nuove da giocare, perché veniamo da lontano e, pur con tutti i nostri limiti e modestie, abbiamo dietro di noi una storia che non è solo di percorsi abortiti ma anche di saperi accumulati, esperienze partigiane e pirata, sguardo disincantato che non subisce l’innovazione tecnologica ma la agisce e pensa criticamente. Dalle prime radio libere alle bbs dagli anni ’80 fino all’attuale comunicazione in rete, i soggetti dell’antagonismo sociale hanno spesso saputo utilizzare i nuovi mezzi, senza farsene acritici apologeti, deviandone l’uso (dove possibile), incrociandoli e implementandoli con quelli che li hanno preceduti. L’irrompere del home computer prima e del web poi ha moltiplicato le possibilità di produzione e circolazione di contenuti, documenti e informazioni, abbattendone i costi. L’affermarsi successivo del web 2.0 e dei social network se da un lato ha impoverito e standardizzato le possibilità della Rete, dall’altro ha favorito una massificazione del mezzo tale da fare di ogni utente un inconsapevole quanto potenziale irradiatore/fruitore di contro-informazione (il crowd-sourcing mostra qui un contro-uso possibile).
A partire da questi brevi spunti introduttivi la redazione di notav.info invita i soggetti e le agenzie della comunicazione dal basso a partecipare ad una due giorni di assemblea e confronto, che si terrà al campeggio di lotta allestito dal movimento No Tav a Venaus. Vi chiediamo di portare il vostro contributo, raccontare le vostre esperienze, fare il bilancio di una campagna di cui siete stati protagonisti, ragionare sui limiti e le ricchezze del nostro agire comunicativo, porre interrogativi; il tutto per arricchire una discussione collettiva e ad alta voce (l’invio di documenti, l’allestimento di banchetti e l’esposizione di materiali prodotti è vivamente consigliato).
Il luogo di questa due giorni non è casuale, perché questo territorio è da più di vent’anni al centro di una contesa che vede scontrarsi anche due diverse e contrapposte narrazioni/immaginari. Due anni fa intorno allo sgombero della “Libera Repubblica della Maddalena” si condusse una battaglia che fu anche una guerra di comunicazione. Per la prima volta dopo Genova 2001, il racconto dal basso di una giornata campale di lotta fu in grado di delegittimare la narrazione mainstream e imporre, costruendola in proprio (ex situ e in rete) un altro racconto di quella giornata, delle sue poste in gioco e dei soggetti che vi hanno preso parte. Questa storia continua, così le sfide comunicative che deve affronatre. Per questo abbiamo pensato di orgnizzare qui questo momento di discussione pubblica e collettiva, che ci auguriamo ricca di spunti e contibuti.
Le due giornate saranno articolate come segue:
sabato 13 luglio
h 17.00: “Crypt ‘r Die”: workshop di crittografia e sicurezza informatica con Avana.Net Hack-Lab
h 18.30: “Inside Anonymous: gli hack-tivisti a fianco del No Tav” incontro con Carola Frediani, autrice dell’inchiesta “Dentro Anonymous. Viaggio nelle legioni di cyber-attivisti”
h 22.00 : concerto con Signor K (militant Hip-Hop da Bergamo)
domenica 14 luglio
h 17: incontro/discussione tra portali, radio e agenzie della comunicazione dal basso